Processo Preditivo vs Processo Adattativo
Cari Amici, spesso ricevo domande del tipo: “quale metodo preferisci?” oppure “qual’è il metodo migliore da seguire?” e la risposta a queste domande purtroppo sono altre 3 domande:
1) ma tu cosa devi fare?
2) con chi lo devi fare?
3) per chi lo devi fare?
Questo per dirvi che non c’è un modello migliore o un modello peggiore, c’è il modello giusto rispetto all’esigenza specifica e quindi prima di scegliere il metodo con cui volete affrontare un progetto, la prima cosa da fare e analizzare bene a quale sfida vi trovate davanti e quali sono le caratteristiche dei vostri interlocutori e del team con cui lavorerete.
La risposte che ci daremo alle tre domande che vi ho riportato qui sopra ci dovranno essere utili per fare la prima importante scelta che è quella di adottare una metodologia Predittiva piuttosto che una metodologia Adattativa. Per facilitare la scelta riporto qui sotto le principali differenze tra un approccio Predittivo piuttosto che un approccio Adattativo:
Processo Preditivo | Processo Adattativo |
---|---|
E’ un modello in cui ogni fase del ciclo di vita del prodotto si verifica in una sequenza. Il processo è trattato come un unico progetto che è ulteriormente suddiviso in diverse fasi. | E’ un modello che segue un approccio iterativo. Il processo è suddiviso in più progetti e ogni progetto ha un’iterazione di diverse fasi. |
Il prodotto viene rilasciato alla fine del Software Development Life Cycle. | Il prodotto viene rilasciato in piccole porzioni con consegna a intervalli di tempo definiti. Alla fine di ogni ciclo viene consegnato un MVP (Minimum Viable Product). |
Un solo ciclo e una singola versione. Processo rigorosamente sequenziale in cui ogni fase deve essere completata in ordine e prima di poter passare a quella successiva. | Numero ripetitivo di iterazioni e più rilasci. Il processo è altamente collaborativo per permettere una rapida risoluzione dei problemi. Completa trasparenza nel processo di sviluppo, ogni consegna viene condivisa e testata con il cliente. |
Scala di pianificazione a lungo termine. | Scala di pianificazione a breve termine. |
E’ un modello strutturato e rigido. Variazioni in corso d’opera di specifiche e design compromettono la stabilità del modello. I requisiti e le decisioni di progettazione vengono presi in anticipo | E’ un modello flessibile e permette modifiche in qualsiasi fase del progetto. I proprietari del prodotto e il team di sviluppo hanno l’opportunità di negoziare e ridefinire le priorità dei requisiti durante il processo di sviluppo. |
Esiste una lunga distanza tra il cliente e lo sviluppatore. Il cliente vede il prodotto per la prima volta quando viene consegnato il prodotto finale | Esiste una breve distanza tra il cliente e lo sviluppatore. Il cliente interagisce costantemente con il prodotto e fornisce feedback. |
Passa molto tempo tra la raccolta della specifica e l’implementazione. L’analista aziendale raccoglie e prepara il requisito prima dell’inizio del progetto. | E’ breve il tempo tra la raccolta della specifica e l’implementazione. I requisiti e gli eventuali aggiornamenti vengono raccolti ad ogni ciclo. |
Il cliente viene coinvolto solo nella fase di raccolta dei requisiti rientra in scena al momento della consegna del prodotto. | Al cliente viene chiesto di partecipare a tutto il progetto per garantire la soddisfazione. |
Adatto a progetti che hanno requisiti chiaramente definiti e quelli che non si aspettano cambiamenti. | Adatto a progetti che devono evolversi ea quelli che comportano esigenze mutevoli. |
Mostra una mentalità di progetto. | Introduce una mentalità di prodotto e quindi è più focalizzata sul cliente. Le richieste e le modifiche fanno parte del processo |
Formale e gerarchico. Il project manager è il decisore. | È informale. L’intero team è responsabile del processo decisionale. |
Questo modello prevede che non ci saranno cambiamenti nei requisiti durante il progetto. | Questo modello si basa sull’adattamento e abbraccia i cambiamenti. |
Un solo investimento iniziale da distribuire sulla tempistica del progetto | Processo di investimento incrementale in cui il costo viene consumato per fasi |
Questo modello richiede Coinvolgimento | Questo modello richiede Impegno e Disciplina |
Il modello è semplice da usare e di facile comprensione. | Richiede squadre altamente competenti e con competenze trasversali. |
Costi, Requisiti e Pianificazione cose è fisso e cosa si può muovere
Un’altro possibile approccio che possiamo adottare per decidere se affrontare il nostro progetto con un modello Predittivo piuttosto che Adattativo è quello di valutare rispetto a costi, requisiti e pianificazioni quali di questi vediamo mobili e quali vediamo come fissi.
Se siamo nella condizione in cui i requisiti sono stabili e vediamo che risulta accettabile la variazione di costi e pianificazioni sicuramente il modello Predittivo fa al caso nostro. Ma come è possibile inciampare in variazione di costi e pianificazione a fronte di requisiti fissi? La pianificazione in un modello predittivo viene effettuata prima di aver svolto nel dettaglio le attività di analisi e di design perché questa è una fase interna al modello e non “pre” modello. Quindi da una prima sommaria pianificazione le attività poi di analisi di dettaglio e di design intercetteranno sicuramente ambiti non identificati pienamente nella fase iniziale e quindi avranno di conseguenza impatti su costi e\o pianificazione.
Se siamo invece nelle condizioni di avere tempi e costi predefiniti ma abbiamo la possibilità di variare i requisiti (o vediamo che i requisiti sono poco chiari), allora siamo sicuramente nell’approccio Adattativo e quindi siamo in un contesto definito VUCA ovvero: Volatile, Unpredictable, Complesso e Ambiguo.
In questa condizione l’impresa avrà certo l’impegno economico che andrà ad allocare su questa determinata iniziativa ed al team sarà richiesto un Mindset che si sposta da una visione puramente tecnica ad una visione di business.
Sarà invece incerto il risultato finale che, estremizzando, potrebbe anche essere fallimentare o incompleto. Per evitare il fallimento è fondamentale applicare senza sconto tutte le best-practise del modello tra cui, quella che ritengo personalmente a maggior valore, che Individui e interazioni sono a maggior valore rispetto a processi e strumenti.
Questo approccio si sposa molto bene, oltre alle iniziative in contesto VUCA, anche per quelle iniziative che vanno sotto il nome di fishing-business cioè nuove soluzioni sperimentali che esplorano potenziali nuovi ambiti di business e che hanno requisiti incerti e mutevoli e quindi potrebbero anche fallire. In queste condizioni l’investimento è fissato fin dall’inizio e quindi anche nel caso peggiore la possibile perdita è definita inizialmente ed immutabile.